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Giugno 5, 2020
BusinessTecnologia

Hand Tracking: come Oculus ha rivoluzionato il mondo della realtà virtuale

oculus realtà virtuale

Il mondo della realtà virtuale negli ultimi anni ha raggiunto nuovi livelli di popolarità. Tramite l’utilizzo del visore VR, specialmente Oculus, in combinazione con un controller, permette all’utente di immergersi completamente in una realtà parallela. Questi particolari occhiali, spesso simili ad un casco, consentono di vedere un mondo nuovo e diverso dove chi li indossa è protagonista in prima persona.

 

La realtà virtuale è utile solo per i videogiochi?

Grazie ai suoi continui aggiornamenti, questa nuova tecnologia è oggi applicabile in numerosi campi. A parte il più famoso ambito dell’intrattenimento dei videogiochi, molti professionisti hanno iniziato ad utilizzare la realtà virtuale nella loro quotidianità in azienda. Un esempio pratico è quello del settore Automotive, in cui i visori tornano utili sia per le simulazioni di guida che per la configurazione dei prodotti. Un altro utilizzo pratico è quello del settore medico in cui il training degli studenti e professionisti. Specialmente chirurghi ed infermieri, avviene più velocemente in questo modo.

Nell’attuale era del Covid non si possono non considerare le possibili applicazioni anche nel contesto dello smart working. Se le distanze fisiche aumentano, quelle sociali possono essere ridotte. Grazie alla possibilità di fare meeting a distanza, sentendosi però personalmente coinvolti, si dovrebbe ottenere un effetto positivo sulla motivazione e sul livello della performance. Questo permetterebbe di annullare il distacco percepito tramite uno schermo, donando un nuovo significato al concetto di team.

 

Anche Facebook ha voluto partecipare allo sviluppo di questa tecnologia

Nel 2014 Facebook ha acquisito per 2 miliardi di dollari la società Oculus, che in questo importante settore ha recentemente dominato la scena. Obiettivo del coinvolgimento di Facebook è lo sviluppo di questa tecnologia specialmente nei campi nuovi, per far capire le sue potenzialità non solo per il gaming. Nel 2019 ha lanciato sul mercato il nuovo visore Oculus Quest, che si differenzia di suoi predecessori per essere il primo dispositivo “standalone”. Capace di leggere i movimenti compiuti nel mondo reale riproducendoli perfettamente nella realtà virtuale. Grazie all’immissione nel mercato di questo nuovo tipo di visore, le vendite del 2019 hanno superato del 31% quelle dell’anno precedente.

A dicembre 2019 è stato rilasciato un nuovo aggiornamento, dedicato principalmente agli sviluppatori, per una prima fase sperimentale. Il problema principale erano considerati i controller, poco intuitivi nel loro utilizzo. È stata quindi pensata e sviluppata la possibilità si registrare le proprie mani all’interno del visore, per poterle poi utilizzare in sostituzione dei controller stessi. Ottenendo cosi maggiore libertà di movimento.

 

visore oculus rift

 

Qual è l’utilità dell’hand tracking?

L’introduzione dell’hand tracking ha lo scopo di rendere superfluo l’utilizzo dei controller, lasciando l’utente libero di gestire le applicazioni direttamente con le proprie mani. La versione iniziale permetteva la gestione della home e di alcune impostazioni; nuove funzionalità sono state poi inserite grazie al successivo contributo degli sviluppatori.

Il rilascio ufficiale dell’ultimo aggiornamento v17 del software Quest è avvenuto a fine maggio. I principali miglioramenti apportati riguardano la fluidità nei movimenti, la distinzione tra mano dominante e non, ed infine maggiore libertà per l’utente nella scelta delle impostazioni sul come utilizzare le proprie mani. Al momento solamente tre videogiochi, e due film interattivi, supportano questa nuova modalità di interazione. Ma si aspettano numerosi nuovi aggiornamenti futuri dopo che gli sviluppatori avranno adeguato altre app e nuovi giochi al visore Oculus Quest.

Se già prima del periodo Covid i visori Quest erano difficili da reperire sul mercato, ad oggi risulta quasi impossibile. La vendita dei soli contenuti nel 2019 aveva superato i 100 milioni di dollari. Esauriti ovunque già da mesi, la loro richiesta è aumentata recentemente per via della rinnovata importanza della realtà virtuale in un periodo in cui la distanza fisica tra le persone non permette alternative. Ci aspettiamo dunque che le vendite non subiscano cali, ma che crescano in futuro portando a sperimentazioni in nuovi campi e ad altri sorprendenti aggiornamenti.

 

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Riccardo de Bernardinis è nato a Roma nel 1994, ha frequentato molti corsi in città americane tra Miami, Boston, Los Angeles e San Diego. La sua passione per la cultura americana lo ha portato ad iscriversi alla John Cabot, la prima università americana in Italia. Nel 2016 ha lanciato Ernesto.it, una delle principali piattaforme web e Apps nel mercato italiano dei servizi per la casa. Dopo un anno, ha chiuso il primo Round d' investimento con uno dei più importanti imprenditori sudamericani. Nei primi anni di lancio Ernesto è stato selezionato per i più prestigiosi programmi di accelerazione startup dove Riccardo de Bernardinis ha frequentato personalmente incontrando mentor e investitori da ogni parte del mondo. Tra questi, ha frequentato per 3 mesi Plug N Play Tech Center (Cupertino, Silicon Valley), B-Heroes (Milano), Tech Italia Lab (Londra) e Build it Up (Italia). Riccardo ha inoltre fondato Buytron, una prestigiosa software house specializzata in Apps, AI, Piattaforme Web, Branding e servizi digitali. La sua missione è innovare, trasformando l'analogico in digitale.

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