Close
Luglio 3, 2020
Social MediaTecnologia

Come cambia il modo di comunicare ai tempi del Coronavirus

Come Cambia la Comunicazione al tempo del Coronavirus

L’emergenza Coronavirus ci ha costretti a cambiare le nostre abitudini e il nostro modo di vivere. Durante il periodo del lockdown siamo stati obbligati ad usare modalità di comunicazione diverse per colmare il vuoto lasciato dall’ impossibilità di avere rapporti umani diretti. Questo cambiamento, che si è protratto anche oltre la riapertura dei confini, probabilmente andrà a radicarsi nelle nostre routine giornaliere in maniera permanente. Come è cambiata quindi la comunicazione al tempo del Coronavirus?

 

Nuove applicazioni per Videochiamate e Conferenze

Un primo effetto di questo fenomeno è stata la proliferazione di nuove applicazioni per le videochiamate e videoconferenze.

Le applicazioni già esistenti hanno implementato nuove funzionalità: come la possibilità di vedere 8 e più persone contemporaneamente. Tra queste si annoverano le famose Whatsapp, Instagram e Facebook.

Ma oltre a queste sono nate molte nuove applicazioni, ognuna con qualche feature che la contraddistingue dalle altre: Zoom riesce ad ospitare fino a 100 persone nella versione gratuita e 1000 nella versione a pagamento più avanzata. House Party porta all’estremo la fusione tra la funzione di videochiamata e quella di social network.

Inoltre, applicazioni come Cisco WebEx, Microsoft Teams, Google Meets e molte altre sono divenute il punto di riferimento in ambito lavorativo e studentesco. Permettono di organizzare sessioni di smart working e lezioni a distanza con grande facilità ed efficienza.

 

Nuove Applicazioni videochiamata coronavirus

 

La popolarità delle Dirette Instagram

In questi mesi legati all’emergenza coronavirus le dirette di Instagram hanno tenuto compagnia a moltissimi di noi. A tutte le ore del giorno era possibile trovare personaggi del mondo dello sport, dello spettacolo e della musica collegati con migliaia di persone per parlare dei più disparati argomenti o per condividere semplicemente una parte del proprio quotidiano.

Jovanotti, Fabio Volo, Cristiano Ronaldo, Bobo Vieri e Fabio Cannavaro sono solo alcuni dei personaggi che hanno acquisito grande popolarità grazie alle dirette Instagram. Decine di migliaia di utenti si collegavano ogni giorno per seguire i loro idoli.

Ovviamente il fatto che i numerosissimi fruitori del social network in questione si trovassero in lockdown ha favorito molto questo fenomeno. Una vastissima platea con tanto tempo a disposizione è il sogno di qualsiasi intrattenitore. Ma il motivo riguarda anche la volontà delle persone di sentirsi più direttamente collegate ai personaggi che seguono. Instagram riesce ad offrire un contatto ed un immersione nella piattaforma molto più profonda di quella offerta ad esempio dalla televisione.

 

Twitch – la TV al tempo del Coronavirus

Twitch TV, probabilmente la più popolare piattaforma di streaming al mondo, è arrivata ad attrarre un numero maggiore di spettatori rispetto ai programmi televisivi.

Nasce per lo streaming di videogiochi, cresce grazie allo sviluppo degli ESports e tocca il suo apice con l’apertura a tutte le tipologie di contenuto (vlog, informazione, musica, talk show e molto altro).

Nel corso di ottobre 2013 raggiunse il numero esorbitante di 45 milioni di spettatori, cifre che spinsero Amazon a spendere 970 milioni di dollari per acquistare la piattaforma nell’agosto dell’anno successivo. A febbraio 2018 Twitch vantava due milioni di utenti che trasmettono i loro contenuti (broadcaster) al mese, e 15 milioni di utenti giornalieri attivi. Numeri che hanno permesso di superare le altre piattaforme che offrono questo tipo di contenuto e che la avvicinano ai canali televisivi tradizionali.

Quale è il possibile motivo dell’ascesa di Twitch? Sempre più persone sono a casa, a giocare e a guardare streaming durante la pandemia di COVID-19. La piattaforma viene anche utilizzata da molte persone come sottofondo mentre lavorano o svolgono diverse attività durante il giorno.

Il fondatore e CEO dell’organizzazione di gioco Complexity ha recentemente dichiarato al Washington Post di credere che “…l’attuale impennata degli Esports si correggerà, e alcuni indici di gradimento scenderanno man mano che vedremo un ritorno alla normalità“. I numeri sembrano ottimi per ora, ma Twitch ha ancora molta strada da fare quando si parla di riconoscimento generale del nome mainstream rispetto ai tre grandi network (ABC, CBS, NBC) negli Stati Uniti. Con il ritorno dello sport e dei programmi televisivi, molti fan lasceranno la piattaforma per fare ritorno sui canali tradizionali, ma Twitch avrà lasciato il segno nel panorama dei media per sempre.

 

Twitch la TV al tempo del coronavirus

 

Questa tendenza sarà mantenuta anche post Coronavirus?

La speranza che tutti abbiamo è che passata questa emergenza, tutto tornerà alla normalità. Con il tempo, anche se le tempistiche sono ancora incerte, ricominceremo ad utilizzare tutti i canali di comunicazione abituali. Allo stesso tempo però non possiamo trascurare una tendenza molto forte che ha caratterizzato e influenzato profondamente mesi della nostra esistenza.

In verità il Coronavirus non ha portato alla creazione di sistemi di comunicazione rivoluzionari. Ma ha permesso la diffusione di quelli già esistenti e non ancora conosciuti. Ha dato inoltre un boost alla crescita di tutte quelle piattaforme che avevano già grandi potenzialità non ancora riconosciute dalla massa.

Non solo in tema di intrattenimento, ma anche per quanto riguarda l’ambito lavorativo, perché non continuare a sfruttare tutti quei metodi di smart working che si sono diffusi in questo periodo? Perché non applicarli per superare definitivamente il problema di sovraffollamento di molte delle aule universitarie italiane?

Sono tutte tecnologie che migliorano il tenore di vita della società in diversi ambiti e che facilitano il contatto diretto tra le persone a grande distanza. Questo fa sì che ci possiamo aspettare la loro permanenza nella nostra routine giornaliera ed un loro futuro sviluppo anche se certamente non al ritmo da record che hanno avuto negli ultimi mesi.

 

 

Articoli Correlati:

 

 

Per altre curiosità continua a seguire il magazine di Buytron!

sviluppo app web roma centro

Riccardo de Bernardinis è nato a Roma nel 1994, ha frequentato molti corsi in città americane tra Miami, Boston, Los Angeles e San Diego. La sua passione per la cultura americana lo ha portato ad iscriversi alla John Cabot, la prima università americana in Italia. Nel 2016 ha lanciato Ernesto.it, una delle principali piattaforme web e Apps nel mercato italiano dei servizi per la casa. Dopo un anno, ha chiuso il primo Round d' investimento con uno dei più importanti imprenditori sudamericani. Nei primi anni di lancio Ernesto è stato selezionato per i più prestigiosi programmi di accelerazione startup dove Riccardo de Bernardinis ha frequentato personalmente incontrando mentor e investitori da ogni parte del mondo. Tra questi, ha frequentato per 3 mesi Plug N Play Tech Center (Cupertino, Silicon Valley), B-Heroes (Milano), Tech Italia Lab (Londra) e Build it Up (Italia). Riccardo ha inoltre fondato Buytron, una prestigiosa software house specializzata in Apps, AI, Piattaforme Web, Branding e servizi digitali. La sua missione è innovare, trasformando l'analogico in digitale.

Translate »