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Maggio 15, 2020
Business

Mobilità sostenibile e app: le città ripartono su due ruote

le app per la mobilità sostenibile

La profonda crisi del Covid-19 ha innegabilmente cambiato l’assetto sanitario, sociale ed economico, arrecando in molti casi danni irreversibili. Considerando la cosiddetta “altra faccia della medaglia”, la pandemia ha generato dei cambiamenti profondi ma positivi in molti ambiti, sopratutto verso la creazione di un mondo finalmente sostenibile.

Per considerarne uno: la pandemia oggi può essere la giusta opportunità di ripartire su due ruote nelle città.

La bici favorisce il distanziamento sociale e l’attività fisica, due cose di cui abbiamo fortemente bisogno dopo un periodo di quarantena. Ancor di più, una e-bike in una città grande e con presenza di salite può essere decisamente la “next big thing” capace di salvarci dal traffico e dall’inquinamento.

 

È innegabile, riduce la pressione sul trasporto pubblico locale e abbassa nettamente il livello di inquinamento (soprattutto le polveri sottili, che sono il problema principale delle città).

La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli ha più volte ribadito l’obbligo di mascherine per chi prende l’aereo, mentre per gli altri mezzi di trasporto «si sta valutando». Ci saranno percorsi segnalati nelle stazioni e negli aeroporti per favorire il distanziamento nel traffico di persone. 

Ma soprattutto più piste ciclabili e incentivi all’acquisto di biciclette, bici elettriche, monopattini, per decongestionare il traffico.

la città sostenibile e i nuovi trasporti

È ormai noto il successo che negli ultimi tempi sta avendo il traffico su due ruote: l’App Jump by Uber ne è la dimostrazione. Roma “pedala green” e non solo. La Capitale è stata la prima città d’Italia a offrire il servizio di bike sharing elettrico rispettando l’ambiente. La sindaca Raggi: «2500 bici con uno sguardo alla mobilità sostenibile».

Le App migliorano la mobilità sostenibile

Oggi un servizio di bike-sharing moderno che va di pari passo con il rispetto del decoro urbano e la sicurezza dei mezzi segna la strada del futuro sostenibile delle città. La geolocalizzazione, infatti, permette di monitorare le bici in tempo reale e attraverso l’app di Uber gli utenti possono trovare e sbloccare le e-bike JUMP a loro più vicine.

L’intento è quello di comprendere come questa fase cambierà per sempre la vita urbana: con le giuste applicazioni è possibile trasformare lo smartphone in uno strumento versatile e completo. Subentra l’importanza della digitalizzazione.

Lo scopo, infatti, è quello di avere a portata di mano un ciclocomputer, cardio-frequenzimetro, altimetro, navigatore satellitare, guida per il controllo delle calorie, per guasti meccanici e molto altro.

 

Lo dimostrano le migliori app che rendono totalizzante l’esperienza su due ruote urbana e non:

  1. Strava. L’applicazione più popolare tra i ciclisti.
  2. Runtastic Mountain Bike / Road Bike. Runtastic Mtb (o Road Bike) è un’app che svolge le funzioni di un ciclocomputer classico.
  3. Map My Ride + GPS Cycling;
  4. Orux Maps;
  5. Size My Bike;
  6. Bike Repair Free;
  7. Bubble Level;
  8. BikeCal;
  9. Instant Heart Rate;
  10. Garmin Connect;

Ciascuna di esse presta un tipo di assistenza differente.

Ormai il mercato delle bici a pedalata assistita in particolare ha preso molte direzioni, adattandosi a esigenze sempre nuove. La digitalizzazione va di pari passo con i nuovi bisogni e facilita, migliora la crescita di questo nuovo traffico.

Dal punto di vista politico, con la necessità di ridurre la presenza delle persone sui mezzi pubblici, gli incentivi all’acquisto di bici ed e-bike diventano più sostanziosi, allargandosi anche a monopattini elettrici, segway, hoverboard e monowheel.

Il decreto Rilancio con uno stanziamento di 120 milioni di euro vuole agevolare la mobilità sostenibile (con particolare focus su quella a due ruote) e alternativa ai mezzi pubblici per affrontare i pericoli degli assembramenti, soprattutto nelle ore di punta.

mobilità sostenibile e trasporti

Il “bonus bici” e la nuova era

A tal proposito, non si fa che parlare del nuovo “bonus bici”: il decreto Rilancio ha introdotto un «buono mobilità», che copre il 60% della spesa per l’acquisto di bici (anche a pedalata assistita), monopattini, hoverboard, etc. per un valore massimo di 500 euro.
La misura porta con sé una novità, rispetto a quanto era stato detto in precedenza: la retroattività: il bonus infatti è valido per gli acquisti avvenuti a partire dal 4 maggio scorso e fino al 31 dicembre 2020.
«Il buono mobilità può essere richiesto per una sola volta».

La modalità di erogazione non è stata ancora chiarita. La digitalizzazione anche in questi termini corre in supporto: probabilmente ci sarà una piattaforma online dove sia l’acquirente che il venditore potranno accedere. In queste modalità, il bonus verrebbe accreditato su un borsellino virtuale per essere speso in prodotti legati alla mobilità, anche in momenti diversi, compresi gli abbonamenti ai mezzi pubblici. In alternativa, il commerciante fa lo sconto direttamente all’acquirente, e poi recupera la differenza tramite i documenti di vendita.

È solo l’inizio di un grande momento. Il momento di accogliere una delle sfide più grandi del nostro secolo dopo aver combattuto una guerra: adottare delle idee che sembrano astratte. Diventare un mondo sostenibile.

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Riccardo de Bernardinis è nato a Roma nel 1994, ha frequentato molti corsi in città americane tra Miami, Boston, Los Angeles e San Diego. La sua passione per la cultura americana lo ha portato ad iscriversi alla John Cabot, la prima università americana in Italia. Nel 2016 ha lanciato Ernesto.it, una delle principali piattaforme web e Apps nel mercato italiano dei servizi per la casa. Dopo un anno, ha chiuso il primo Round d' investimento con uno dei più importanti imprenditori sudamericani. Nei primi anni di lancio Ernesto è stato selezionato per i più prestigiosi programmi di accelerazione startup dove Riccardo de Bernardinis ha frequentato personalmente incontrando mentor e investitori da ogni parte del mondo. Tra questi, ha frequentato per 3 mesi Plug N Play Tech Center (Cupertino, Silicon Valley), B-Heroes (Milano), Tech Italia Lab (Londra) e Build it Up (Italia). Riccardo ha inoltre fondato Buytron, una prestigiosa software house specializzata in Apps, AI, Piattaforme Web, Branding e servizi digitali. La sua missione è innovare, trasformando l'analogico in digitale.

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