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Settembre 8, 2020
BusinessMarketing

I segreti del marketing nell’industria del gaming

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Il nostro mondo si sta rapidamente popolando da videogiocatori, grazie all’intelligenza artificiale, la realtà aumentata e la crescita del mobile marketing. Si stima infatti che l’industria dei videogiochi varrà 180 miliardi di dollari nel 2021. Per anni, l’industria del gaming ha rappresentato un enigma che molti esperti di marketing non sono riusciti a risolvere. In un mercato di nicchia in cui le entrate erano intrinsecamente legate alle date di lancio dei principali giochi, fare marketing nell’industria dei videogame è stato tradizionalmente imprevedibile e frustrante.

La grande domanda per chi si occupa di marketing in questo campo è: come si può massimizzare la visibilità del proprio brand nell’ iper-competitiva industria del gaming?

Come sarà presto chiaro, la risposta sta negli influencers.

I “gaming influencers” fanno molto di più che giocare

L’influencer marketing non è più una pratica di nicchia, anzi. I principali brand di ogni settore sfruttano la reputazione delle celebrità dei social media sulle principali piattaforme per raggiungere un pubblico più ampio. Tutto ciò che serve è la giusta partnership con un player rilevante, e qualsiasi prodotto può diventare un colosso.

Gli influencer possono arrivare a guadagnare migliaia di euro con un solo post, e quelli con milioni di followers sono in grado di ricavare 250.000 euro o più per post e da qualche anno a questa parte questo vale anche e soprattutto per i gamers su YouTube.

Insieme a YouTube, il più grande palcoscenico per gli influencers dell’industria dei videogame è la popolarissima piattaforma di streaming Twitch, a cui i membri possono collegare la loro console, il computer o lo smartphone e trasmettere video in diretta di sé stessi mentre giocano.

Alcune ricerche mostrano che l’80% dei 10 influencer più di successo nel 2018 non era nemmeno in classifica nel 2017. Nessun influencer sembra detenere un posto sicuro, a testimonianza di una concorrenza ovviamente feroce. Con un pubblico globale e una costante battaglia per la supremazia sul numero di followers e stream, i gaming influencers costituiscono un’enorme opportunità di marketing.

Ma come si fa a decifrare un mercato così volatile e costruire una strategia di marketing di successo?

 

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Cinque modi per sfruttare il marketing nell’industria del gaming

Secondo uno studio, il 64% degli americani di età superiore ai 13 anni gioca ai videogiochi. Anche se giocare è diventato mainstream, però, molti marketer trovano ancora difficile entrare in contatto con i videogiocatori. Ma non è così complesso come si pensa. Invece di cercare nuovi modi per coinvolgerli, è sufficiente fare leva su ciò che già conosciamo bene sul marketing contemporaneo.

Osservando cinque ragioni chiave che hanno influito sulla crescita dell’industria dei videogame, si possono infatti notare dei paralleli con la crescita del marketing digitale nel suo complesso. Una volta compresa questa correlazione, sarà molto più facile sfruttare il potenziale dell’industria del gaming a nostro favore.

1. Tutti pazzi per il Mobile Gaming

  • I giochi per cellulari contribuiscono al 51% dell’intero fatturato globale dell’industria del gaming.
  • Le entrate dell’industria del mobile gaming sono superiori al PIL del Costa Rica.
  • I giocatori americani di età compresa tra i 18 e i 35 anni giocano ogni giorno per 48 minuti con il cellulare.

È chiaro che si tratti di un mercato massiccio, facilmente utilizzabile dalle aziende per promuoversi. Creando partnership con un gaming influencer rilevante per il vostro brand e prodotti, potete costruire rapidamente la brand awareness. L’esempio perfetto è il gioco Brawl Stars. I creatori, Supercell, si sono uniti a 10 influencer per promuovere il gioco prima del lancio, il che li ha aiutati ad acquisire 5 milioni di registrazioni dopo l’annuncio della data di uscita. Da allora, il gioco è stato pubblicizzato da molti altri influencer ed è attualmente il gioco per cellulari più giocato su mobile.

 

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2. I contenuti video sono fondamentali

L’ascesa del video marketing va di pari passo con la crescita dell’industria del gaming. I contenuti video aumentano il coinvolgimento e influenzano un maggior numero di consumatori. Gli studi di Smart Insights affermano che nel 2019 i contenuti video hanno rappresentato il 78% di tutto il traffico dati nel mondo.

Per quanto riguarda l’effetto dei video nell’industria del gaming, basta guardare YouTube, dove sei dei dieci canali principali sono collegati al gaming.

I videogiocatori adorano guardare video di gaming, e addirittura il 48% dei giocatori su YouTube ammettono di passare più tempo a guardare gli altri che giocano che a giocare in prima persona. Però non vogliono guardare chiunque: amano i video dei loro gaming influencers preferiti, per imparare trucchi, e scoprire nuovi giochi. L’indiscusso re del gaming è Felix Kjellberg, che si fa chiamare PewDiePie. Più di 100 milioni di persone guardano i suoi video quotidianamente.

 

3. Le donne contano nel mercato del gaming

Mentre una volta il tipico giocatore poteva essere un ragazzino con l’acne nella sua cameretta, ora è altrettanto probabile che davanti allo schermo ci sia una donna. Oggi infatti, il 45% dei giocatori sono donne e ragazze. A dirla tutta, gli utilizzatori più accaniti di giochi su mobile sono le donne di mezza età. Un bel cambio di prospettiva, no? E per i brand che vogliono iniziare a fare marketing nell’industria del gaming, questa è un’ottima notizia: l’enorme numero di videogiocatori già adulti offre alle aziende un pubblico di persone che hanno effettivamente un reddito da spendere. E mentre molti giocatori di sesso maschile gravitano verso i giochi di battaglia e le corse automobilistiche, le aziende che si allineano con gli interessi delle donne possono trovare collaborazioni con un pubblico più eterogeneo e incline alla novità.

 

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4. Cloud Computing senza limiti

Quando Amazon è arrivata e ha acquisito Twitch per 970 milioni di dollari nel 2014, molti si sono chiesti come la piattaforma di gioco si sarebbe inserita nei piani di Jeff Bezos per il dominio del mondo digitale. Poi, con l’espandersi del mercato del cloud computing, la risposta è diventata ovvia.

Dopo l’acquisto di Twitch, Bezos ha lanciato Amazon Web Services, e i giganti digitali rivali si sono uniti alla mischia, causando una massiccia evoluzione del mercato tradizionale delle console di gioco, un tempo monopolizzato da PlayStation di Sony e Xbox della Microsoft. Per un gaming influencer, lo streaming di contenuti in diretta è diventato una componente fondamentale del lavoro. Come tale, la continua crescita dei servizi cloud aprirà la strada a molte partnership e promozioni redditizie negli anni a venire.

 

5. L’integrità del brand è tutto

Quando i Social Point Games hanno voluto promuovere il loro gioco Monster Legends, hanno scelto di collaborare con Markiplier, alias dello YouTuber americano Mark Fischbach. Fischbach aveva già in passato utilizzato la sua influenza online per promuovere cause benefiche, con diverse campagne livestream con cui ha raccolto enormi somme di denaro da donare ad associazioni no-profit, tra cui Save the Children.

Questa si è rivelata una mossa intelligente da parte di Social Point Games, e l’azienda e l’influencer sono stati una coppia perfetta per la promozione del gioco. L’azienda era ben consapevole del valore dell’impatto sociale nel mercato di oggi, in cui quasi il 90% dei consumatori sceglie i prodotti da acquistare sulla base dell’identità del brand e delle iniziative benefiche che promuove.

Se riuscite a creare consapevolezza per una buona causa durante la vostra campagna di marketing, il vostro marchio acquisirà rapidamente una buona reputazione dalla quale i consumatori saranno attratti. Questo è il trucco di cui chi si occupa di marketing ha bisogno per creare un rapporto di fiducia con i suoi potenziali nuovi clienti.

 

Per scoprire altre novità e curiosità sul mondo del marketing continua a seguire il magazine di Buytron!

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Riccardo de Bernardinis è nato a Roma nel 1994, ha frequentato molti corsi in città americane tra Miami, Boston, Los Angeles e San Diego. La sua passione per la cultura americana lo ha portato ad iscriversi alla John Cabot, la prima università americana in Italia. Nel 2016 ha lanciato Ernesto.it, una delle principali piattaforme web e Apps nel mercato italiano dei servizi per la casa. Dopo un anno, ha chiuso il primo Round d' investimento con uno dei più importanti imprenditori sudamericani. Nei primi anni di lancio Ernesto è stato selezionato per i più prestigiosi programmi di accelerazione startup dove Riccardo de Bernardinis ha frequentato personalmente incontrando mentor e investitori da ogni parte del mondo. Tra questi, ha frequentato per 3 mesi Plug N Play Tech Center (Cupertino, Silicon Valley), B-Heroes (Milano), Tech Italia Lab (Londra) e Build it Up (Italia). Riccardo ha inoltre fondato Buytron, una prestigiosa software house specializzata in Apps, AI, Piattaforme Web, Branding e servizi digitali. La sua missione è innovare, trasformando l'analogico in digitale.

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