

Oggi noi di #StartupStories abbiamo intervistato il team di D-EYE, una piattaforma che permette di controllare la parte interna dell’occhio tramite lo smartphone.
Seguiteci e leggete cosa abbiamo scoperto!
Cosa è D-EYE e da dove è nata l’idea di sviluppare questo prodotto?
D-EYE è una startup del segmento digital health. Sviluppiamo sistemi di screening medicale basati su smartphone. Il nostro primo prodotto disponibile sul mercato è D-EYE Retina e permette di fare screening di patologie della retina, la parte interna dell’occhio, tramite lo smartphone. D-EYE Retina è composto da un dispositivo ottico che si attacca al telefonino più un App che gestisce i dati. Stiamo sviluppando un Cloud per gestire l’integrazione con la cartella clinica elettronica e fornire servizi di telemedicina. Inoltre, stiamo sviluppando algoritmi di intelligenza artificiale per aiutare l’operatore nella diagnosi di alcune patologie. Il prodotto è certificato come dispositivo medico ed è già nel mercato sia in Europa che in America e in tutte le nazioni che accettano queste certificazioni.
Il dispositivo D-EYE Retina nasce dall’idea dell’oftalmologo Andrea Russo e dalla necessità di visitare una interminabile quantità di fondi dell’occhio (retine) per lo screening e per il monitoraggio di alcune malattie come il glaucoma e la retinopatia diabetica. Questa idea è poi stata evoluta e ampliata dal team di D-EYE per creare una soluzione completa di screening composta da dispositivi e software che possa essere utilizzata anche da operatori non specialisti di oculistica come medici di base, neurologi, pediatri, infermieri e farmacisti.


Come pensate di implementare questa tecnologia nei paesi dove la sanità non è facilmente accessibile per tutti?
Il telefonino è lo strumento tecnologico più diffuso al mondo anche in paesi con difficoltà di accesso al sistema sanitario. In D-EYE realizziamo quello che manca al telefonino per trasformarsi in un sistema di screening medicale. Questo approccio ci permettere di realizzare soluzioni molto economiche e flessibili che possono essere usate ovunque e da chiunque. Inoltre, la connettività offerta dal telefonino permette di attivare servizi di telemedicina e quindi di connettere pazienti e medici anche se si trovano a migliaia di chilometri di distanza. La facilità nell’utilizzo unita alla connettività dello smartphone lo rende un dispositivo fruibile e utilizzabile dal personale medico e da tutti gli operatori sanitari.
In questi mercati supportiamo campagne di screening e svolte sia da strutture ospedaliere che da organizzazioni internazionali fornendo i nostri sistemi a prezzi molto vantaggiosi.
A quali professionisti vi rivolgete per analizzare i risultati di questa tecnologia?
Le skills che ricerchiamo sono legate al mondo digitale e alla capacità di gestire ed elaborare dati. Partiamo quindi dalla parte di sviluppo del prodotto con AI, sviluppo di App e sistemi Cloud. Dal punto di vista della comunicazione e del marketing ricerchiamo invece skills legate al digital marketing, conoscenza delle piattaforme e la capacità di comunicare per portare realmente l’idea da concetto iniziale a prodotto sul mercato. Nel segmento Digital Health servono anche forti competenze nel settore delle certificazioni, quindi di normative legate al settore specifico in cui operiamo.
Quali sono gli obiettivi futuri e come vedete la vostra azienda nei prossimi 10 anni?
Gli obiettivi futuri sono legati alla creazione di soluzioni complete di screening precoce che vadano dall’esecuzione alla refertazione dell’esame. Ci sposteremo quindi dal mercato B2B legato al prodotto a quello B2C, fornendo esami di screening disponibili a tutti. Inoltre, integreremo nella nostra soluzione anche altri prodotti per eseguire screening non solo della retina ma anche di altre parti del corpo come la pelle, il cristallino e l’orecchio.


Quale ritenete possa essere il ruolo dell’AI nella medicina del futuro?
L’AI nei prossimi anni avrà un ruolo fondamentale nel settore sanitario. L’innalzamento dell’età media della popolazione comporta un aumento delle patologie legate alla senilità e, di conseguenza, un aumento dei servizi che sistema sanitario deve erogare.
L’Intelligenza Artificiale permette di supportare il medico nella diagnosi e permette di aumentare l’efficienza del sistema sanitario. Inoltre, grazie all’AI sarà possibile sviluppare sistemi di diagnosi precoce e predittiva di alcune patologie riuscendo a curarle in anticipo e a limitarne la progressione a casi acuti. L’AI permetterà quindi di passare dalla medicina attuale che è focalizzata sulla cura ad una medicina preventiva capace di prevenire l’insorgenza delle malattie.
Avete altri progetti in cantiere?
Abbiamo molti progetti in cantiere. Vogliamo estendere la nostra piattaforma con servizi di telemedicina e di intelligenza artificiale sempre più evoluti e vogliamo aggiungere nuovi dispositivi per eseguire screening sempre più completi della salute delle persone.
Noi siamo rimasti affascinati da questa attività, e voi? Per saperne di più visitate il loro sito web!
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