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Luglio 21, 2020
Business

Il mondo delle start-up: tra sogni e consapevolezze

Avviare una startup cosa sapere prima di intraprendere una nuova attività

Sogno o son desto?

Trovare l’idea giusta, avviare una startup e diventare un imprenditore di successo è il sogno di tutti; in particolare dei giovani che desiderano lasciare un segno attraverso startup innovative in grado di cambiare il mondo. Tuttavia, anche l’idea più brillante incontra spesso numerosi ostacoli e può presentare alte probabilità di insuccesso. D’altronde anche alcune delle geniali idee di Steve Jobs non hanno mai visto la luce, oppure sono state scarsamente riconosciute. Ma come è possibile che idee rivoluzionarie non siano sinonimo di successo?

Prima di iniziare è necessario mettere in conto le possibilità di insuccesso e soprattutto l’eventualità di perdere tanti soldi, specialmente in fase iniziale. Come citato in precedenza, Steve Jobs ci insegna che solo dopo numerosi fallimenti può arrivare l’occasione che ci cambia la vita. Proprio per questo è importante non arrendersi mai! Chissà come sarebbe stato il mondo oggi se Steve Jobs dopo il fallimento di Next avesse rinunciato al suo sogno. Una cosa è certa: di Apple non ne avremmo mai sentito parlare. Quindi, per diventare imprenditori di successo nel lungo termine è necessario fallire tante volte? Assolutamente no, ma è necessario avere ben chiaro, prima di iniziare, quali sono i rischi che si possono incontrare e come prevenirli.

avviare una startup metodo migliore per reperire capitale

 

Quanto costa avviare una startup?

Per prima cosa è necessario tenere a mente che un’idea può sembrare innovativa e di successo per noi, ma non per il mercato. Eppure, nonostante l’idea sia stata bocciata dal mercato, una volta che il prodotto è stato lanciato (per essere più precisi, già nel momento in cui scegliamo di sviluppare la nostra idea) sorgono delle obbligazioni verso diversi soggetti che dobbiamo rispettare. Motivo per il quale, nella fase iniziale (pre seed) una startup presenta più costi che ricavi. Questo accade perchè inizialmente i ricavi sono molto bassi a causa di uno scetticismo verso la novità nel mercato o poca diffusione tra i consumatori del prodotto. Mentre i costi, specialmente quelli fissi, sono molto elevati come ad esempio:

  • permessi e licenze;
  • creazione e sviluppo del logo e del website design;
  • costi di marketing;
  • costi legali e fiscali;
  • canoni di locazione;
  • costi di avviamento.

Per questo è molto importante stimare i cash flow in modo da prevedere correttamente il fabbisogno finanziario per iniziare l’attività.

Dopo aver fatto bene i conti, è possibile comprendere a pieno quanto sia costosa una startup. Allora la domanda sorge spontanea: di fronte a tante spese cosa si fa? Si rinuncia al sogno?

 

avviare una startup come fare consigli

Quali sono i metodi di finanziamento per avviare una startup?

Ovviamente arrendersi non è la risposta giusta ai problemi che si interpongono tra la nostra idea e la sua realizzazione.

Per realizzare il nostro sogno abbiamo diverse alternative:

  • Bootstrapping: è la via più facile per avviare la startup perchè consiste nel finanziarla con i propri risparmi. Ovviamente è il modo più facile ed è uno strumento che ci permette di avere ancora più dedizione per raggiungere l’obbiettivo trattandosi di soldi propri, ma anche quello più rischioso, in quanto le perdite possono essere molto alte;
  • Love capital: consiste nel chiedere il capitale iniziale ad amici, parenti e conoscenti che credono nel progetto. Con questo metodo si ha la possibilità di ridurre il tempo di ottenimento di prestiti trattandosi di conoscenti e persone fidate, garantendo la possibilità di mantenere un alto livello di decisionalità sulle attività da svolgere. Allo stesso tempo però, con questo metodo non si può pensare di ottenere delle cifre cospicue poichè, tendenzialmente, le famiglie non possono permettersi di contribuire con ingenti somme di capitale;
  • Prestiti bancari;
  • Finanziamenti pubblici statali ed europei: metodo attraverso il quale si ha la possibilità di reperire fondi tramite bandi pubblici ed incentivi, grazie ai quali enti pubblici o privati investono nelle startup ritenute più innovative;
  • Crowdfunding: consiste nell’investimento da parte di una collettività pubblica e privata nella nostra start-up. Questo processo si sviluppa presentando su diverse piattaforme la nostra idea e chiedendo di essere finanziati;
  • Business angel: sono persone interessate ad investire in idee solide ed interessanti. È un metodo che permette di avere cospicui finanziamenti, ma alla stesso tempo sono difficili da convincere ed è possibile trovarli tramite network.

Con l’avanzamento del ciclo di vita della startup e la conseguente risposta del mercato è possibile accedere ad altri strumenti di finanziamento.

Non arrendersi

Per concludere, è importante sempre tenere a mente che l’idea innovativa da sola non basta. Il successo si può raggiungere solo con la piena consapevolezza delle sfide che ci attendono e trovando il giusto metodo per realizzare il nostro sogno.

 

 

 

 

Per saperne di più e per rimanere aggiornato sulle novità del mondo delle startup continua a seguire il magazine di Buytron!

 

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Riccardo de Bernardinis è nato a Roma nel 1994, ha frequentato molti corsi in città americane tra Miami, Boston, Los Angeles e San Diego. La sua passione per la cultura americana lo ha portato ad iscriversi alla John Cabot, la prima università americana in Italia. Nel 2016 ha lanciato Ernesto.it, una delle principali piattaforme web e Apps nel mercato italiano dei servizi per la casa. Dopo un anno, ha chiuso il primo Round d' investimento con uno dei più importanti imprenditori sudamericani. Nei primi anni di lancio Ernesto è stato selezionato per i più prestigiosi programmi di accelerazione startup dove Riccardo de Bernardinis ha frequentato personalmente incontrando mentor e investitori da ogni parte del mondo. Tra questi, ha frequentato per 3 mesi Plug N Play Tech Center (Cupertino, Silicon Valley), B-Heroes (Milano), Tech Italia Lab (Londra) e Build it Up (Italia). Riccardo ha inoltre fondato Buytron, una prestigiosa software house specializzata in Apps, AI, Piattaforme Web, Branding e servizi digitali. La sua missione è innovare, trasformando l'analogico in digitale.

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